[la Biblioteca] Cosa stiamo leggendo?

ciao Primo, io ho letto tutti i libri di Mauro Corona e devo dire a malincuore che con gli ultimi ha un po ceduto il passo, temo che stia esaurendo la vena.
i miei preferiti sono i primi che ha scritto: Il volo della martora e Aspro e dolce il mio preferito.

[quote="Ramsey"]ciao Primo, io ho letto tutti i libri di Mauro Corona e devo dire a malincuore che con gli ultimi ha un po ceduto il passo, temo che stia esaurendo la vena.
i miei preferiti sono i primi che ha scritto: Il volo della martora e Aspro e dolce il mio preferito.
Può essere... Comunque hai ragione Aspro e Dolce è piaciuto molto anche a me. Come Il canto delle manere?
Non l'ho ancora letto.

si si li ho letti tutti e dico questo perchè negli ultimi libri tende a ripetere storie già raccontate nei primi.
comunque sono affezzionato a Corona e continuo a leggere i suoi libri anche se non mi regalano più quel pizzico in più di emozione rispetto anni fa.
l'ultimo non l'ho ancora acquistato ma lo farò a breve.

Non vorrei sbagliarmi.. ma è uscito anche:

La fine del mondo storto.

Attualmente so leggendo "Vespa - Un'avventura italiana nel mondo", un graditissimo regalo di Natale da parte di un amico...

finito di leggere:

Oltrepò pavese
Autore	Ogliari Francesco; Di Bari Rolando
Dati	2006, ill.
Editore	Selecta Editrice

un buon libro sull'Oltrepo
non banale, e con una buona ricerca storica

Anche a me piace molto Corona anche se ho letto solo i primi libri. Mi è sembrato molto interessante e carino anche il fumetto che ha scritto su di lui Paolo Cossi:



Io ho finito di leggere un apprezzatissimo regalo di Natale:

ho letto SCHEGGIA di Roberto Parodi

non mi è dispiaciuto
ma secondo me ha dei buchi tipici di chi scrittore non è , ancora,

la storia è a lieto fine
e forse dimostra un altro lato dell'africa che non conosciamo

comunque

si legge bene e questo è già molto

bentornata Miriam!

...

ora ho iniziato questo:

PAVIA ANTICA CITTA'
di Pierluigi Tozzi
Guardamagna Editore (1997)

finito di leggere:

IL CASTELLO DI VOGHERA
di Salerno e Bernini
Ediz.Guardamagna 2010


un po' deluso; sì, c'è la ricerca storica, con puntuali riferimenti ad atti ufficiali, ma la prosa è spesso faticosa, e non dice in fondo granchè non fosse già conosciuto....

Bello quello che sto leggendo di Gianrico Carofiglio...


Le giornate di Guido Guerrieri trascorrono in equilibrio instabile fra il suo lavoro di avvocato - un nuovo elegante studio, nuovi collaboratori, una carriera di successo - e la solitudine venata di malinconia delle sue ore private. Antidoti a questa malinconia: il consueto senso dell'umorismo, la musica, i libri e le surreali conversazioni con il sacco da boxe, nel soggiorno di casa. Tutto inizia quando un collega gli propone un incarico insolito: cercare gli elementi per dare nuovo impulso a un'inchiesta di cui la procura si accinge a chiedere l'archiviazione. Manuela, studentessa universitaria a Roma, figlia di una Bari opulenta, è scomparsa in una stazione ferroviaria, inghiottita nel nulla dopo un fine settimana trascorso in campagna con amici. Inizialmente Guerrieri esita ad accettare l'incarico, più adatto a un detective che a un legale. Poi, scettico e curioso a un tempo, inizia a studiare le carte e a incontrare i personaggi coinvolti nell'inchiesta. Tra questi, la migliore amica di Manuela, Caterina. Una ragazza dei suoi tempi giovane, bella, immediata al limite della sfrontatezza. L'avvocato, diviso fra imbarazzo e attrazione, si lascia accompagnare da lei nel ricostruire il mondo segreto di Manuela e le ragioni della sua scomparsa.

finito di leggere un libriccino (con molte belle foto):

di Alessandro Disperati

IL CASTELLO DI ORAMALA

(ediz.Guardamagna - 2010 - € 10.-)

...e ho iniziato a leggere

SCHEGGIA

Azz, siete dei divoratori di libri... ...io non ho mai tempo e quando vorrei iniziare mi addormento sempre sul divano...

Meglio che guardare la TV. Non sempre ma quasi.

mcgripp ha scritto:

Meglio che guardare la TV. Non sempre ma quasi.

come non quotarti?

Finito ieri...

Le parole servono a comunicare e raccontare storie. Ma anche a produrre trasformazioni e cambiare la realtà. Quando se ne fa un uso sciatto e inconsapevole o se ne manipolano deliberatamente i significati, l'effetto è il logoramento e la perdita di senso. Se questo accade, è necessario sottoporre le parole a una manutenzione attenta, ripristinare la loro forza originaria, renderle di nuovo aderenti alle cose. In questo libro, atipico e sorprendente, Gianrico Carofiglio riflette sulle lingue del potere e della sopraffazione, e si dedica al recupero di cinque parole chiave del lessico civile: vergogna, giustizia, ribellione, bellezza, scelta, legate fra loro in un itinerario concettuale ricco di suggestioni. Il rigore dell'indagine - letteraria, politica ed etica - si combina con il gusto anarchico degli sconfinamenti e degli accostamenti inattesi: Aristotele e don Milani, Cicerone e Primo Levi, Dante e Bob Marley, fino alle pagine esemplari della nostra Costituzione. Ne derivano una lettura emozionante, una prospettiva nuova per osservare il nostro mondo. Chiamare le cose con il loro nome è un gesto rivoluzionario, dichiarava Rosa Luxemburg ormai un secolo fa. Ripensare il linguaggio, oggi, significa immaginare una nuova forma di vita.

E questa sera inizio a leggere:

sto leggendo:



due recensioni:

Libro veramente avvincente che spiega molto bene le vere radici cristiane dell'Europa : non un disegno della Provvidenza o l'opera dei missionari ma conversioni forzate di interi popoli e la morte per chi si ostinava a non voler passare alla nuova religione.

Semplicemente perfetto:eccellente esempio di libro di storia raccontato come un romanzo,ma con quella serie di particolari e di notizie che rivelano una ricerca storica accurata resa comunque accessibile a tutti.

L'hai letto, Norton ? Com'era ?
Non tradotto in francese, mi sembra
Da rimpiangere o no ?

mi è sembrato molto buono, Stras
L'autore ha impiegato quattro anni a scriverlo, ed ha voluto
personalmente visitare tutti i luoghi dove era stato
l'imperatore! (da Roma ad Aquisgrana [Aix-la-Chapelle], dalla Sassonia a Tours...)
Quindi quando descrive un palazzo, una foresta, o altro, lo fa
con esperienza personale...
A parte questo, compie un'operazione più da giornalista che da storico, cercando di intrepretare i pensieri del protagonista
(mantenendo una solida base storica)

Sono a buon punto per finire ...


Riassunto:
È stato ucciso un bambino di nove anni. Il piccolo corpo viene ritrovato nel fondo di un pozzo. Un delitto atroce di cui è accusato un ambulante senegalese, Abdou Thiam, che lavora nella spiaggia vicino la casa dei nonni dove il bambino è solito giocare. Inchiodano il senegalese indizi e testimonianze, ma soprattutto una foto e le dichiarazioni di un barista. Un destino processuale segnato: privo di mezzi, lo attendono una frettolosa difesa d'ufficio e vent'anni con rito abbreviato. Ma è un destino che si scontra con quello di un avvocato in crisi che trova, nella lotta per salvare Abdou in una spasimante difesa, un nuovo sapore alla vita.

Scritto molto bene.

Grazie per i precisioni, Norton
E che peccato per me che non tradotto...

ora sto leggendo un libro un po' per necrofili....

di Eugenio Baronchelli

MOSCHE D'INVERNO
(271 morti in due o tre pose)

"...fulminanti microracconti, per rievocare le circostanze pratiche e spirituali del trapassare di altrettanti protagonisti della storia, della mente,...
Da Agrippa a Mae West, passando per centinaia e centinaia di ombre persistenti nell'immaginazione; schierate per voci: Cuori infranti, Di cosa ?, Di freddo, Di gioia, Di spada, Di un male, Fantasmi, eccetera fino a Vecchi...."

ieri ho finito questo

proprio un ragazzaccio