Bravi ragazzi...non avete lavato le moto e mi avete concesso di partecipare al T-Day senza prendere pioggia
Bella cavalcata di 400 chilometri. Era da un pò che non facevo un girello veramente serio. Anche Sally l'ho vista contenta, anche se molto stanca a fine giornata.
L'andata è iniziata con una levata dal letto in tempi normalissimi (almeno per il mio standard) e per le 8 eravamo già colazionati e pronti a partire. Salutato Mirò, il mio vecchio lupacchiotto, abbiamo diretto le moto alla volta di Melegnano. Già in tangenziale ho incontrato altri triumphisti. Autostrada abbastanza tranquilla, come l'arrivo a Fornovo. Arrivo alla pista di Varano de Melegari e già il rombo delle moto ingarellate si sentiva a distanza. Devo dire che sono rimasto colpito dalla mancanza di moltissimi amici d'altri tempi e comunque di un numero inferiore di partecipanti al T-Day. Spero che dopo la nostra partenza tutto sia tornato ai livelli degli anni passati. Troppe assenze.
Ho girato per il paddock e qualcuno mi ha riconosciuto prima che ci riuscissi io. Che belle avventure abbiamo passato assieme in 13 anni di fratellanza Triumph. Ragazzi simpatici e per niente "sboroni".
Mi sono fermato fin quasi le 11 ma poi la voglia di muovermi mi ha fatto riprendere la strada.
Belle le nuove Triumph (diversi colori azzeccati...oltre a tutta la sostanza del prodotto finale) messe a disposizione dei clienti per un lungo giro guidato nelle circostanti valli e colline. Ciao Varano, speriamo di rivederci per l'edizione 14.
Il rientro a casa è avvenuto a naso e tutto per statali. Sono tornato a Fornovo e ho continuato verso Medesano. A quel punto ho deviato per l'interno e per S. Andrea Bagni. Qui mi sono fermato davanti un bar con tanti anziani di paese fuori a bersi un calice di rosso (belli da vedersi) e, spenta la moto, mi sono messo a dialogare con loro e a chiedere se andavo bene su quella strada per raggiungere Salsomaggiore Terme. Quasi tutti a sconsigliarmi di proseguire per la strada brutta (ma panorami magnifici) e franata in diversi punti. Poi si è fatto largo un tipo meno anziano e più pratico e mi ha rassicurato quanto basta. Avanti, la strada, pur con le varie rotture dovute al maltempo, era praticabile e in special modo per una moto. Mi sono fidato e ho fatto bene.
Ho ringraziato la compagnia dai capelli bianco argentati e sono ripartito. Tornante dopo tornante sempre più su. Mi sono guardato il cielo e ho visto nuvoloni bianco-neri alle spalle (allora le previsioni meteo di Motoline erano vere...acqua in arrivo su Varano. Una tradizione rinfrescante del sabato pomeriggio) e sono stato doppiamente contento d'essere tra queste colline deserte e magnifiche. La strada l'ho trovata realmente rovinata ma con un minimo di attenzione nella guida e una certa fatica nel sostenere il peso di Sally...beh, siamo arrivati ad un bivio che mi indicava Salsomaggiore ma più avanti per Fidenza e ho seguito quelle direzioni. Sosta pranzone dalle parti di Fidenza in un accogliente osteria. Risottone con zafferano e salsicce, tagliata e caffè per 12 euro a testa. Piatti enormi e abbondanti. Rifocillati e ripresi dagli sforzi della guida, abbiamo seguito tutta la via Emilia e a Piacenza ho attraversato il ponte sul Po.
E da qui dove andare per avvicinarsi a casa?
Guidando continuavo a pensare che altra direzione prendere, anche per mantenersi in un ambiente il più verde possibile e fresco. Avanti fin quasi all'altezza di Codogno e poi da lì ho girato per Pavia.
Attraversamento del ponte vecchio e percorso la strada dell'argine del Ticino fino al ponte di barche di Bereguardo. Intenzione sarebbe stata quella di fermarmi a tirare il fiato al barettino (che alcuni di voi conoscono bene come me) ma poi ho deciso di fare un ultimo sforzo e ho fermato la moto proprio in paese, a Bereguardo. Sosta per rilassare le ossa e farci un bel gelatone (lo sapevamo di trovarlo così buono per una sosta di un paio d'anni fa sempre nello stesso posto).
Beh, l'ultimo tratto di strada in mezzo i campi verso Morimondo e Abbiategrasso è avvenuto in scioltezza e alle 16,30 eravamo di nuovo nel cortile di casa con Mirò festante e scodinzolante come se gli fossi mancato da mesi.
Bello finire la giornata con Sally contenta e il proprio cane in attesa di coccole...ma, accidentiii! Non ho fatto a tempo a girare un attimo la testa che il suddetto lupacchiotto, per l'emozione, deve aver alzato la gambetta sulla ruota della TT per "innaffiarla abbondantemente"
Perdonato!