1973,1974

cosa ci fa un post "1973,1974", roba di 37 anni fa, quando la maggior
parte dei nostri utenti non era ancora nata?
Ho pensato di farlo dopo una chiacchierata con Elisa, motociclista dura, che col suo TDM
gira l'Europa; parlandole del Moto Club Jarno Saarinen di Petrignano,
che ogni anno organizza il giro dell'Umbria,
ho capito che Saarinen per lei era un nome sconosciuto.
Me ne sono stupito, ma ripensandoci tanti anni sono passati.
E allora ho pensato di fare un post sui piloti (e la moto da corsa)
dei mitici anni settanta. Può aiutare la cultura motociclistica dei più
giovani, e far ritrovare figure note ai motociclisti con i capelli bianchi...
e allora ho cominciato a scavare nei miei archivi.....
Jarno Saarinen (nato a Turku, Finlandia,11 dic.45) su Yamaha



(nota: quando il testo dice "quest'anno, a febbraio" intende il 1973)

(segue)

Giacomo Agostini,(nato a Brescia, 16 giu.1942) su MV Agusta

Nel '72 Ago era stato messo in crisi da Jarno all'inizio del campionato.
Poi la MV aveva sostituito la vecchia tre cilindri con la nuova quattro. Dopo un campionato difficile Ago era riuscito a conquistare il dodicesimo titolo mondiale. Ma nel 73 Saarinen non era più il pilota "privato"che dormiva nel furgone e riparava la moto da solo. La
Yamaha 500 era una moto ufficiale, costruita per vincere, assistita dai migliori meccanici del mondo...

ed ecco un altro protagonista, ancora nel cuore di appassionati
dell'epoca:
Renzo Pasolini, (nato a Rimini, 18 lug.1938) su Harley Davidson



(segue)

e purtroppo dobbiamo ricordare la tragedia di Monza.
20 maggio 1973, pomeriggio.
linea di partenza della 250.
Saarinen è in pole position, tranquillo.
Quell'anno nella 250 ha sempre vinto.
Era un po' come una gara per scaldarsi prima di quella più
impegnativa della 500.
Via! Partono tutti, rumore, fumo.
Due minuti dopo passano solo tre piloti, poi più nessuno.
Dopo un po' tornano due contromano, su una sola moto.
Uno perde sangue e l'altro piange e non riesce a parlare.
Dopo mezz'ora si diffonde la notizia:
Saarinen e Pasolini sono morti.


(segue)

nel 1974 si corre anche con moto derivate di serie di grossa
cilindrata, nelle gare di durata e nella F.750


una BMW 750 con il vecchio motore boxer


la Triumph 750 Trident, tre cilindri, qui guidata da
Gianfranco Bonera, preparata a Milano da Bepi Koelliker


Harley Davidson 750, in primo piano nelle gare USA, ma in Europa
non riescono ad essere competitive, nonostante i tentativi
di ringiovanire il bilindrico


Norton John Player 750; innovativa nel talaio in monoscocca,
le ruote in lega, cambio in metallo areonautico, il suo limite
è la potenza non all'altezza delle avversarie; qui quella del
pilota ufficiale Williams


(segue)

le Kawasaki 750, tre cilindri, due tempi.
assieme alle Suzuki 750 erano le protagoniste della F.750
Potenze esagerate, erano delle "rompicatene"
(le catene di allora non erano quelle di oggi, e spesso
la loro rottura era causa di ritiro)



(segue)


ma...devo continuare?

Avanti, George, che vai bene!

Honda CB 750 K2, quattro cilindri, quattro tempi:



Laverda SFC 750, due cilindri
vincitrice due volte nel 1974 di gare di durata

penso che sia interessante riportare i listini del 1974
con i prezzi e le potenze dichiarate per i modelli
di serie delle moto sopra elencate:

BMW R 75 S 2 cil. 4 T -cv 57/6400 rpm Lire 1.850.000
TRIUMPH T 150 V Trident-3 cil.4T.cv65/7400 Lire. 1.470.000
HD - non in listino
NORTON Commando - 2 cil.4T. cv 60/6900 Lire. 1.487.000
KAWASAKI 750 H2 - 3 cil.2 T - cv.74/6800 Lire. 1.452.000
SUZUKI GT 750 - 3 cil. 2T - cv.67/6500 (prezzo non indicato)
HONDA CB 750 K2 -4 cil.4T - cv.67/8000 - Lire 1.591.000
LAVERDA 750 sfc - 2 cil.4T. potenza non indic. Lire 1.746.000

Mi piacciono 'sti post rievocativi, l'unico inconveniente è che non fanno niente per farmi sentire giovane!
Mi prostato davanti agli Eroi citati, tra l'altro ricordo perfettamente quella funesta domenica del maggio '73...

Per i motociclisti italiani quei primi '70 non erano anni di vacche grasse: IVA al 38% oltre i 350 cc., sopratassa una tantum sui motoveicoli, moto giapponesi contingentate, BSA scomparsa, Norton-Triumph in agonia, Ducati moribonda e in mano allo Stato.
Guzzi era parastatale pure lei, finché se la pigliò De Tomaso...



Ahò, quasi mi vergogno a dirlo, ma le Guzzi-Benelli quattro cilindri mi piacevano assai!

[quote="Sciatica®"]Ducati moribonda e in mano allo Stato.
Guzzi era parastatale pure lei, finché se la pigliò De Tomaso...quote]

o bella, non lo sapevo proprio.
adesso capisco come mai hanno passato periodi così neri

Sciatica® ha scritto:

Ahò, quasi mi vergogno a dirlo, ma le Guzzi-Benelli quattro cilindri mi piacevano assai!

non si smette mai di imparare...in un primo momento non avevo fatto caso a questa Guzzi senza il tradizionale motore a V.
non dispiace nemmeno a me.