Ho Trovato un'articoli interessante di un utente del tinga forum (CrazySte ), lo riporto qui .
Telai premetto che questo Topic non vuole assulutamente dire che una tecnologia e` migliore dell'altra, solo esplicarne la storia e le ragioni che hanno portato alcune case Motociclistiche a scegliere l'una o l'altra opzione per ottenere determinati vantaggi a scapito di certi altri... le informazioni che ho riportato qui sotto le ho trovate facendo alcune ricerche in Internet, ho cercato di mettere insieme quanto ho appreso.
Partiamo dalla forma piu` vecchia di Telaio fino ad arrivare all'ultima evoluzione telaistica
IL TELAIO A TRALICCIO
questa e` la forma piu` vecchia di Telaio, e` inutile dire che la ha inventata l'una o l'altra casa Motociclistica perche` in realta`, a quell'epoca le cose si facevano cosi`, punto e basta: una serie di Tubi di Acciaio, Ghisa o comunque un altro materiale molto rigido venivano saldato a formare una sorta di Gabbia che circondava il Motore delle Motociclette del passato e sopra a cui si fissavano le Carenature (quando vennero inventate)... in questo Telaio, il Motore si appoggiava alla Culla, ossia una zona piatta e bassa del Telaio che passa sotto il Motore.
VECCHIO TELAIO A TRALICCIO COMUNE
Il Telaio a Traliccio subi` svariatissime evoluzioni, ogni casa Motociclistica si sbizzarri` nel fare la sua versione di incroci di Tubi di vari materiali che circondavano il Motore e sostenevano il Pilota, la ricerca per l'alleggerimento era disperata, tuttavia l'utilizzo di materiali piu` leggeri, quale l'Alluminio, non offriva una rigidita` sufficiente, in quanto i vari tubi metallici non riuscivano a sopportare lo Stress a cui erano sottoposti, l'unico Materiale Leggero che sembrava andare bene per questo tipo di struttura era il Titanio che pero` comporta dei costi elevatissimi che per quanto si addicano al mondo delle Competizioni, non era certo adatto alle vendite di massa.
{DEVIAZIONE} IL TELAIO A TRALICCIO DELLA DUCATI
la Ducati prese una strada un po' controcorrente, anziche` tentare la strada dei materiali piu` leggeri, cerco` di ridurre direttamente la quantita` di materiale utilizzata nel Telaio stesso, ossia ridurre la dimensione generale del Traliccio eliminandone le parti che riteneva inutili.
L'idea della Ducati fu quantomai semplice: anziche` cercare "Cullare" il Motore con il Telaio, appendiamolo dall'alto che tanto non cade comunque.
VECCHIO TELAIO A TRALICCIO DUCATI
ULTIMO TELAIO TRALICCIO DUCATI TELAIO PERIMETRALE IN ALLUMINIO (DELTABOX)Malgrado molti credano che il Telaio Perimetrale in Alluminio, erroneamente chiamato DeltaBox, sia un'invenzione Giapponese, fu invece un'invenzione dell'Ingenere Spagnolo Antonio J Cobas nel 1984.
Fu infatti lui a proporre una forma di Telaio costruita interamente in Alluminio senza necessita` di elementi intermeti piu` rigidi... tuttavia, la poca rigidita` di tale Telaio fece si che solo 3 anni dopo venisse adottato per primo dalla Bimota nel modello YB4 e subito dopo dalla Yamaha che ne acquisto` il brevetto e lo installo sulla FZR 750 appena 6 mesi dopo la messa in commercio della Bimota YB4.
Il Telaio Perimetrale in Alluminio, che per praticita` chiameremo 'DeltaBox', e` stato subito preso di mira dalle varie case Motociclistiche Giapponesi in quanto la leggerezza intrinseca del DeltaBox ha sconfitto gli svantaggi del fatto che era molto meno rigido del Traliccio in Acciaio... insomma, un po' come dire: il gioco vale la candela: ci rimetto nella rigidita`, ma guarda quanto meno pesa la Moto!
Di fatto, il disegno base e` simile a quello dei Vecchi Tralicci: il Deltabox parte dal Manubrio aprendosi in 2 Travi che vanno ad Abbracciare il Motore che si appoggia sulla Culla proprio come nei primi Telai a Traliccio.
Nel giro di pochi anni, tutte le 4 grandi case MotoCiclistiche Giapponesi avevano avviato uno sfrenato sviluppo dei Telai DeltaBox, atto a cercare di recuperare la rigidita` persa mantenendo l'ottima leggerezza.
PRIMO TELAIO PERIMETRALE IN ALLUMINIO NUOVI DELTABOX {DEVIAZIONE}
BIMOTA ED IL TELAIO MONOTRAVE IN ALLUMINIOBimota che fu la prima a credere nel vantaggio della maggior leggerezza a scapito della rigidita`, decise di tentare una soluzione ancora piu` estrema, ed anziche` cercare di irrigidire il Doppio Trave DeltaBox che sembrava essere la missione impossibile dell'epoca, penso` bene di passare ad un Telaio Monotrave... l'eccessiva flessibilita` di questo Telaio segno` anche la breve vita dello stesso
BIMOTA ABBANDONO` IL TELAIO IN ALLUMINIO PER TORNARE NEL 1992 AL TRALICCIO IN ACCIAIO FORNITO DA CAGIVA
MONOTRAVE BIMOTA SEMI-TRALICCIO DUCATILa Ducati non ha mai abbandonato il Traliccio e la sua Rigidita`, ma ha continuato per la sua strada atta a minimizzare la presenza del Telaio il piu` possibile senza perdere Rigidita`, e dopo aver lasciato il Motore appeso dall'alto, ha ritenuto fosse inutile prolungare il Telaio per farlo scendere fino al Forcellone quando questo poteva essere tranquillamente essere attaccato al Blocco Motore, e cosi`, con il rientro nella Moto GP, la Ducati si presenta anche con Telaio a Traliccio Ulteriormente ridotto... ora si trovava solo nella parte anteriore della Moto ad agganciare il manubrio e le Forcelle al Motore e cui erano fissati Forcellone e Codone.
SEMI-TRALICCIO DUCATI Questa e` una evoluzione CHIAVE nello sviluppo Ducati perche` per la prima volta, il Manubrio ed il Forcellone non sono direttamente collegati da un elemento unico, bensi` si e` interposto il Motore in Mezzo che essendo un Blocco Metallico anche molto spesso, non offre alcunissima flessibilita`, mentre nei Telai DeltaBox permane la relazione diretta fra Forcelle e Forcellone in quanto sono entrambe attaccate allo stesso elemento: il Telaio che nella Ducati, e` venuto a mancare.
IL MONO-SCOCCA DUCATIl'Evoluzione Controcorrente della Ducati Continua ed arriva finalmente ad eliminare del tutto quel elemento che ha cercato di ridurre sempre di piu` ai minimi termini con il passare degli anni senza mai rinunciare alla Rigidita` e finalmente e` riuscita ad eliminare il Telaio integralmente utilizzando la scatola dell'aria come elemento portante che congiungesse il Blocco Motore al Manubrio e Forcelle.
RENDERING MONOSCOCCA DUCATI PUNTI CHIAVE DELLE EVOLUZIONI:La differenza fra la scelta operata dalle Case Motociclistiche Giapponesi e quella operata dalal Ducati, Cagiva ed anche MV Agusta, sta in una filosofia di base:
Telaio Rigido, o Telaio Flessibile?
Nel passato si riteneva che il Telaio dovesse essere piu` rigido possibile, ma la necessita` di passare a materiali pi`u leggeri ha portato le Case Giapponesi ed anche la Aprilia ad optare per una soluzione piu` leggera a scapito della Rigidita`, tuttavia, con il passare degli anni, quello che era il punto debole dei DeltaBox, sembra stia ora diventando ora il suo punto di forza: ossia la flessibilita`.
C'e` chi dice che questo stia avvenendo per colpa delel Gomme, che negli ultimi anni sono state fornite da una sola casa fornitrice e che, guarda caso, questa casa sia Giapponese e di conseguenza abbia sviluppato Gomme che si adattano meglio alla Flessibilita` di un DeltaBox anziche` alla rigidita` di un Traliccio o di un Mono-Scocca.
Sta di fatto che poi, ciascun pilota ha delle preferenze diverse: Casey Stoner chiedeva di avere la Moto piu` rigida, pi`u rigida era, piu` era contento, Troy Bayliss e` della medesima idea ed ha lavorato duramente nello sviluppo della nuova Ducati SuperBike 1199 Panigale che fosse rigida come la Desmosedici di Stoner e lo stesso Carlos Checa in una recente intervista trasmessa su SpeedTV (oer chi non lo sapesse, vivo negli USA) ha dichiarato che preferirebbe poter gia` correre con la 1199 dal prossimo anno "perche` flette meno e la sente piu` stabile in curva", un'opinione totalmente opposta rispetto alle dichiarazioni di Valentino Rossi che invece, avendo passato l'intera carriera a guidare Motociclette con telai DeltaBox ben flessibili, non si riesce ad abituare alla guidabilita` di una Moto inflessibile come la Ducati.
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Riporto anche l'opinione dell'utente che mi sembra importante :~~~ ~~~ ~~~ ~~~ ~~~ ~~~ ~~~ ~~~ ~~~ ~~~
La mia Opinione personale... per quanto possa contare
"Io corro in Moto in Pista da svariati anni, non uso le Moto per strada, vado solo in Pista, sia in giornate libere, che per fare Gare nel Campionato Amatoriale CCS.
Io ne ho provate svariate di Moto in Pista, di tutti i marchi, di tutte le cilindrate (Ducati Desmosedici RR Inclusa)... allo stesso modo, ho lasciato porvare a molti la mia Ducati 848.
Le reazioni della gente che prova la mia Moto sono, e SEMPRE ho ricevuto l'una o la'ltra risposta:
1) Magnifica! mi piace come si guida, in Curva va esattamente come voglio, mi sento come se potessi andare molto piu` forte... se fosse mia spingerei di piu`... me la voglio comprare.
2) ma come stracavolo fai a far girare sta Moto? e` dura, sembra che nonv oglia girare, mi sento sempre come se stessi andando dove vuole lei e non dove voglio io, non mi sento sicuro, preferisco la mia.
Quando ho guidato le Moto con Telai Perimetrali in Alluminio quali Honda, Yamaha, Suzuki, Kawasaki, BMW S1000RR ed Aprilia, (la mia prima Moto da Pista, che ho usato per un anno, e` stata una Suzuki) mi sono sempre trovato ad evere una sensazione di instabilita` in Curva che non mi dava la sicurezza di spingere forte come volevo, ad ogni mia minima reazione, la Moto risponde con una reazione moltiplicata per 10 rispetto al mio input, e la cosa Perconalmente, non mi piace... devo dire pero` che questa reattivita` mi ha dato la possibilita` di fare manovre che con la Ducati 848, dopo anni che la guido, non riesco a fare, come ad esempio cambiare traiettoria mentre sono in Curva per sorpassare qualcuno...
NO, con la Ducati 848, come anche con la MV Agusta F4 1000, la Moto la sento perfettamente piantata all'Asfalto, non ho paura di girare di piu` la Manetta mentre ho il ginocchio a terra perche` mi sento come se la Moto fosse incastrada in una Rotaia da cui non puo` uscire, tuttavia, se devo sorpassare qualcuno, devo impostare la Traiettoria di Sorpasso prima di iniziare la Curva perche` una volta che sono in quella invisibile rotaia, la Ducati non si sposta, ma e` proprio grazie a questa stabilita` che riesco a percorrere le curve a Velocita` ben piu` elevate dei miei avversari, ed anche se magari non posso effettuare il Sorpasso subito appena li raggiungo, vorra` dire che alla prossima Curva impostero` una Traiettoria diversa che mi permetta di sorpassare l'avversario... ridi e scherza, avendo imparato a giocare stando nella mia "rotaia" sono riuscito a finire il mio primo Campionato in Seconda Posizione, dietro a mio Padre che corre a sua volta con una 848.
Eppure proprio quello che per me, ed anche mio Padre ed anche altri Piloti e` un vantaggio, per molti altri e` uno svantaggio... mentre a me fa piacere avere la Moto stabilizzata nell'Immaginaria Rotaia, ad altri fa piacere avere una Moto che possa sbalzellare da un lato all'altro delal Pista per passare accanto a chi gli sta davanti senza dover impostare una differente Traiettoria da prima della Curva... insomma, questione di Stili di Guida."