ok!!! missione compiuta!!! Più o meno come da programma abbiamo fatto un giro tra Italia, Austria e Slovenia, il primo vero viaggio con la nuova compagna di scorribande: la Tigrotta. Con un po’ di ritardo provo a raccontare qualcosa.
2 agosto
Partenza comoda alle 8,00. Affrontiamo il prevedibile traffico della tangenziale di Milano che anche se un poco diradato dopo l’uscita, ci accompagna fino a Tirano. Affrontiamo i tornanti che portano al passo del Bernina, incrociando diverse volte il famoso “trenino rosso” delle ferrovie retiche. Anche in cima al passo, a 2300 metri il caldo si fa ancora sentire ma a lasciarci sorpresi e delusi, sono le ridotte dimensioni del ghiacciaio che solo alcuni anni fa lambiva la strada. Breve discesa verso Saint Moritz per prendere la strada verso Zernez, dove inizia la valle del Monastero. Risalita tra pinete e montagne che superano i 3000, verso l’Ofenpass a 2150 metri che collega l’Engadina con la val Venosta. Siamo in moto da diverse ore ed è bello riposarsi con una breve sosta al monastero Benedettino di San Giovanni a Mùstair, quasi al confine con l’Italia. Una rapida occhiata alla targa da parte delle guardie di confine e si rientra in Italia, in direzione del passo Resia, pochi e larghi tornanti e siamo a destinazione al bellissimo hotel Ferblik a pochi passi dal lago di San Valentino alla Muta. E il pranzo.. bhè ce lo siamo scordato. Ci rifacciamo a cena!!
3 agosto
giornata di relax. dopo colazione, aspettiamo due amici che devono passare da di San Valentino alla Muta prima di affrontare lo Stevio. Arrivano intorno alle 10 in sella ad una imponente GS ADV. Quattro chiacchiere alcuni consigli reciproci e ci salutiamo in attesa di vederci a Pavia. Partiti Albero e Alessandra ci impadroniamo di due biciclette e facciamo un giro intorno al lago. Mi passano proprio tutti: vecchi, bambini, pedoni; Eugenia regge ma io sono un disastro. mi devo rimettere in forma!
4 agosto
Si riparteee! ma con calma. Dopo una colazione continentale,affrontiamo i larghi tornanti che scendono dal Resia fino alla bella Malles, poi, sempre lungo la val Venosta a est, tra le colline coperte di meli, verso Merano. Superstrada fino a Bolzano poi a nord fino all’abbazia di Novacella che segna il nostro ingresso in val Pusteria. Sotto un sole implacabile e un caldo feroce, visitiamo rapidamente la bella abbazia presente sin dal medioevo, con la sua cantina che conserva i selezionatissimi vini dell’Alto Adige. Settanta chilometri della trafficata statale della val Pusteria separano Novacella dal confine con l’austria. Dopo il confine di Prato alla Drava, continuiamo sulla la strada fiancheggia la Drava, uno dei maggiori affluenti del Danubio. sosta per una gigantesca wiener schnitzel e arrivo all’ hotel Goldener Fischer, nella piacevole lienz, affacciata sulla Drava, appena in tempo per assistere dalla finestra ad un potente acquazzone.
5 agosto
Il giorno del Grossglokner! colazione moderata e partenza sotto un cielo che non promette nulla di buono prendiamo la strada del Grossglokner. Pochi tornanti e siamo già in quota. la strada è perfetta, anche i tornanti sono ben raccordati e piacevoli da affrontare. Pagati i 25 euro per l’accesso, proseguiamo sulla panoramica fino alla deviazione per il piazzale del Kaiser Frantz Josefs dal quale si gode la vista sul ghiacciaio Pasterze, uno dei più estesi delle Alpi. Scendiamo per riprendere la strada del passo a 2500 metri. Arrivati al passo rinunciamo a salire all’Edelwaisspitze, esperienza già fatta, la stradina è tutta a tornanti stretti, stretti e in caso di fermata la caduta è assicurata. Sul Passo, sotto un bel sole e con temperature gradevoli osserviamo il via vai di ogni mezzo a motore e non. dopo una mezzora di sosta ripartiamo dal passo per raggiungere Salisburgo, meta della giornata. Pranzo leggero con coca e panino e arrivo, intorno alle 15,00 all’hotel Ibis all’estrema periferia di Salisburgo ma ben collegato con il centro con gli efficienti mezzi pubblici. Doccia e un’oretta di relax e siamo sull’autobus (2,60 euro il biglietto, non proprio economico) che in una mezz’ora ci porta in centro. Passeggiata rilassante nella città di Mozart con visita ai curatissimi giardini del palazzo Mirabello e cena bavarese alla birreria Augustiner un antico convento Agostiniano che produce birra dal ‘700 . Da non perdere!!!
6 agosto
Pioggia tutta la notte e mattinata nuvolosa, almeno non fa caldo. Ci aiutano le giacche impermeabili delle tute antiacqua. Mattina dedicata alla visita di Salisburgo: il centro storico diviso, in due dal fiume salazac e salita alla fortezza medioevale dalla quale si domina tutta la città. Pomeriggio a zonzo e cena ancora all’Augustiner, con stinco, costine e birra
7agosto
Di nuovo sulla strada. 120 chilometri tra laghi e colline e attenzione ai limiti di velocità rigorosamente fatti rispettare. Ingresso in autobhan, la vignetta (euro 5,50 per una settimana) già sistemata sul parabrezza e percorriamo i circa 200 chilometri che ci separano da confine con al Slovenia. Solo una trentina di chilometri separano il confine da Maribor ma anche solo in questo breve tratto di strada si percepisce il diverso livello di vita. Una breve passeggiata separa l’hotel Tabor dal centro della seconda città della slovenia. Piacevole e sorprendente il centro della cittadina. Ci fermiamo in centro fino a cena.
8 agosto
Risaliamo la Drava ancora in territorio Sloveno. Bella strada, niente traffico e la Drava che scorre pigra alla nostra sinistra. Una sessantina di chilometri e rientriamo in Austria. Al confine veniamo fermati per un controllo documenti, ma non avevano tolto i confini???? Bho. Dopo alcuni chilometri riprendiamo l’autostrada per evitare il prevedibile traffico nella zona dei laghi. Superata Villach riprendiamo la statale ed entriamo in Italia .A Tarvisio rientriamo in Slovenia sulla strada che porta al Passo del Predil. Strada molto stretta e in pessime condizioni cui si aggiunge un traffico di camper che si guardano bene dal darti strada. Siamo nella valle dell’Isonzo che ci accompagna fino a Caporetto. Sosta pranzo a pochi chilometri dal confine e arrivo a Cividale del Friuli per vedere il bel tempietto Longobardo che si affaccia sul Natisone. Azonzo per il resto del pomeriggio e cena con prosciutto di San Daniele e il frico, piatto tipico di Cividale.
9 agosto
Tappa ultra breve di una sessantina di chilometri da Cividale a Grado dove ci siamo fermati un paio di giorni. Grado non è mare, Grado è palude ma in questo territorio, nella quale acqua e terra si confondono e si rubano lo spazio si trovano luoghi di grande interesse storico e artistico. Visitiamo la bella Grado vecchia e la splendida Aquileia che è stata una località importante dall’epoca romana al medioevo.
12 agosto
Fine dalla vacanza. Da casa ci separano i 400 chilometri di Serenissima. Entriamo in autostrada a Latisana, dove grazie alla moto ed al telepass evitiamo alcuni chilometri di coda in ingresso conseguente all’esodo da Lignano.
Dieci giorni intensi, circa 2000 chilometri quattro passi e tre paesi. Niente di straordinario ma è stata, tutto sommato, una bella vacanza. Certo, personalmente mi mancano l’atmosfera e l’ignoto dei grandi viaggi ma bisogna sapersi adeguare. La moto è stara perfetta: rispetto all’Aprilia meno comoda ma molto più facile, leggera e con i cavalli messi al posto giusto, la Tigrotta mi ha regalato di nuovo il gusto di guidare una moto.
Sergio+Eugenia