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Volevo dare un piccolo contirbuto aprendo questo topic certo di dare qualche spunto interessante a voi che leggete
Ed il Polso gran postatore
Numero di messaggi : 942 Età : 51 Occupazione/Hobby : viaggi musica donne Umore : melanconico Data d'iscrizione : 18.01.09
Titolo: Perchè vola un aereo?? Lun 26 Dic - 12:11
Perchè vola un aereo??Ve lo siete mai chiesti? Essenzialmente per due fattori : Il primo dovuto all' effetto Bernulli aumento della pressione sulla superfice inf. dell ala proporzionale all aumento della velocità ma sopratutto grazie anche all effetto Coandà. L'effetto Coandă venne scoperto nel 1910 da Henri Coandă. Esso tratta della proprietà che possiede un fluido quando tende a seguire il contorno della superficie sulla quale incide purché la curvatura della superficie, o l'angolo di incidenza del flusso con essa, non siano troppo accentuati.
Il fluido, muovendosi lungo la superficie provoca attrito, che tende a farlo rallentare. La resistenza al movimento del fluido viene applicata però solo alle particelle di fluido immediatamente a contatto con la superficie. Le particelle di fluido esterne, a causa delle interazioni molecolari che tendono a tenerle unite a quelle interne, "ruoteranno" dunque su di esse a causa della differenza di velocità, facendo quindi aderire il fluido alla superficie stessa.
L'effetto può anche essere dimostrato matematicamente a partire dall'integrazione delle equazioni di Eulero nella direzione normale a una linea di flusso curva.
Trascurando le forze gravitazionali, si ottiene infatti da queste un gradiente di pressione:
in cui ρ è la densità del fluido, v la velocità e r è il raggio di curvatura della linea di flusso.
Tale termine, essendo sempre maggiore di zero, denota l'esistenza di gradienti di pressione in direzione normale alle linee di flusso curve e diretti verso l'esterno. Concretamente ciò significa che la pressione aumenta allontandosi dal centro di curvatura spingendo dunque il fluido verso di esso. Più correttamente, dal momento che parliamo di equazioni differenziali, la condizione al contorno relativa alla pressione ci arriva dall'esterno del fluido (è vincolata la pressione all'esterno di questo strato viscoso mentre quella nel punto di contatto con la superficie può essere qualsiasi), per questo è più corretto descrivere la variazione di pressione come una diminuzione della stessa avvicinandosi alla superficie se questa è convessa, viceversa come un aumento della pressione se ci si avvicina ad una superficie concava. Questo modo di vedere le cose mette in luce un chiaro limite (se pur teorico e irraggiungibile) all'entità dell'effetto Coandă per le superfici convesse, il quale chiaramente non può portare le pressioni assolute al contatto con la superficie ad essere negative.
Tale diminuzione della pressione all'avvicinarsi della superficie giustifica quindi il fenomeno di attaccamento del flusso attorno a una parete noto appunto come effetto Coandă, fino a che la viscosità non provoca fenomeni di separazione e quindi la variazione di curvatura delle linee di corrente.
Gli aeroplani volano proprio grazie a questo principio combinato con l'effetto Bernoulli; la maggior parte della portanza, in particolare ad angoli di incidenza elevati e quindi a bassa velocità, è creata dall'aria spinta verso il basso grazie all'effetto Coandă. Quest'effetto è ancora più importante nella spinta delle eliche e negli elicotteri. Nel 1938 Henri M. Coanda, brevettò tre sistemi di propulsione basati sul principio che un liquido, ed anche l’aria se spinta ad elevata velocità, tende a scorrere lungo una superficie curva adattandosi ad essa quasi ne fosse attratto; quindi egli ideò un aeromobile dalla forma discoidale con dei motori a getto disposti lungo la circonferenza aventi il flusso orientato verso l’esterno, una parte del flusso scorrendo verso la superficie inferiore del disco avrebbe garantito la portanza, aumentando la potenza dei motori da un lato piuttosto che l’altro si sarebbe impartita la direzione al disco. Il progetto arrivò soltanto allo stadio di modello per la galleria del vento e venne quindi abbandonato, anche perché l’aeromobile di Coanda avrebbe avuto bisogno di ben 12 turbogetti, numero improponibile vista la grave situazione militare della Germania negli ultimi mesi di guerra; inoltre possiamo facilmente immaginare che il consumo di carburante sarebbe stato semplicemente mostruoso. Comunque nel dopoguerra una commissione di scienziati alleati esaminò il progetto affermando la validità della teoria di propulsione elaborata da Coanda. Il velivolo sperimentale canadese Avro VZ-9 nel 1958 mise in pratica con successo questa teoria.
Teo-HDi mega postatore
Numero di messaggi : 8014 Località : Monleale (AL) Occupazione/Hobby : Tecnico di laboratorio elettronico Umore : ...variabile... Data d'iscrizione : 14.04.09
ok questa era una prova è chiaro che posso essere più specifico e pesante sopraututto se devo dettagliare con formule di analisi matematica ma ho provato per vedere le reazioni i prox post sarò più leggero prometto lo scopo cmque è quello di incuriosirvi sui temi.. poi sta a voi a fare approfondimenti
Ecco un esempio più chiaro dell effetto Coandà e una sua applicazione ai giorni nostri grazie a questa famosa azienda che produce aspirapolveri L’effetto Coanda scoperto dallo studioso aerodinamico Henri Marie Coanda (1885-1972), il nuovo ventilatore della Dyson “Air Multipler” funziona in base a questo principio.
gian310 mega postatore
Numero di messaggi : 2663 Età : 60 Località : pavia Occupazione/Hobby : artigiano Umore : allegro ma lunatico Data d'iscrizione : 22.03.09
i prox argomenti approntero video e disegni molto semplici e animazioni un po come a tornare a "squola" he he è un lavoraccio prepararli ma lo faccio con piacere poi se qualcuno ha dei dubbi mi può contattare sarò felice di spiegare
Ed il Polso gran postatore
Numero di messaggi : 942 Età : 51 Occupazione/Hobby : viaggi musica donne Umore : melanconico Data d'iscrizione : 18.01.09
Titolo: Motore a Forza propulsiva centrifuga Lun 2 Gen - 10:00
All’International Kongres der Ufologes,a Wisbaden,in Germania, il 2 novembre 1975 fu presentata una relazione da un gruppo di scienziati di varie nazioni che avevano assitito agli esperimenti e dopo aver studiato a fondo il dispoitivo, sostennero che questo apparecchio ha le stesse caratteristiche e possibilità di quelli usati per la propulsione degli U.F.O.Il brevetto di tale motore fu depositato nel 1932 e rilasciato il 17 nov.1933 (numero 312496,rilasciatodall’allora Mninistero per le Corporazioni del Regno d’Italia). Questo ‘motore impossibile’è formato da un motore(che può essere di qualunque genere) collegato ad un sistema di ingranaggi e a due masse rotanti:il dispositivo è in grado di generare una forza propulsiva autonoma,orientabile,senza necessità di trasmissione,tant’è che se venisse montato su un carrello con ruote,esso –pur non essendo ad esse in alcun modo collegato-lo farebbe muovere! Il principio va oltre le leggi della fisica comunemente accetttate poiché peremtterebbe di spostare un veicolo nello spazio,in qualsiasi direzione e senza espulsione di massa(come invece accade negli attuali missili astronautici
Parlare di un motore a propulsione come quello ideato da Todeschini sconfina nel campo definito “PROPULSIONE NON NEWTONIANA”,che attualmente è portato avanti con successo dall’ A S P S Associazione Sviluppo Propulsione Spaziale,con sede a Roma e diretta dal dr.Emidio Laureti.L’Associazione,pur non nominando mai il prof.Todeschini,ha raggiunto i medesimi risultati e ha perfezionato proprio nel Marzo 2003 un prototipo che ha superato con successo vari test,e che ha chiamato TdS1 (ISP = 1.3 * 10 11secondi).Questo dispositivo PNN (propulsione non-Newtoniana)è pronto per essere commercializzato e inizierà l’ASPS a farlo;a tal fine si sta attivando per ricevere le concessioni necessarie e commercializzare il TdS1,che sarebbe un evoluzione del precedente,chiamato SC2.12 Il prototipo SC2.12 ha superato con successo vari test , tra cui quello su pendolo balistico, dove ha formato un angolo con la verticale con una spinta migliaia di volte superiore a quella derivante dall’impulso fotonico Attualmente è stato presentato dall’ASPS a Roma nel 3 Maggio 2005 il modello P26MR05 durante i test all’Hotel Sheraton di Roma ha raggiunto un’Impulso specifico (ISP) =4,5 * 10 11secondi.
Teo-HDi mega postatore
Numero di messaggi : 8014 Località : Monleale (AL) Occupazione/Hobby : Tecnico di laboratorio elettronico Umore : ...variabile... Data d'iscrizione : 14.04.09
Titolo: Re: Scienza Tecnologia Fantasia Free Energy Lun 2 Gen - 11:42
Ale, una domanda , ma tutte queste conoscenze le hai perchè hai studiato l'argomento a livello universitario o per pura e semplice curiosità?
Ed il Polso gran postatore
Numero di messaggi : 942 Età : 51 Occupazione/Hobby : viaggi musica donne Umore : melanconico Data d'iscrizione : 18.01.09
Titolo: Re: Scienza Tecnologia Fantasia Free Energy Lun 2 Gen - 12:57
Più o meno sono un semplice Perito in Costruzioni Aeronautiche ma durante i miei 20 anni di lavoro ho toccato diversi campi dal medicale alla difesa (G.E. Ministero della Difesa e il sotto Ministero della Teledifesa Finmeccanica Selex Oto Melara Marconi etc etc)e adesso che sono un fermo da 4 mesi in cassaintegrazione ho tanto tempo libero e mi diletto su internet in varie ricerche siccomecredo fermamente alcune cose sono una valida alternativa al petrolio tento di farvi partecipe almeno per conoscenza!! poi vedete voi se considerate fuori luogo oppure pensate che sia un visionario la smetto subito
Teo-HDi mega postatore
Numero di messaggi : 8014 Località : Monleale (AL) Occupazione/Hobby : Tecnico di laboratorio elettronico Umore : ...variabile... Data d'iscrizione : 14.04.09
Titolo: Re: Scienza Tecnologia Fantasia Free Energy Lun 2 Gen - 13:04
Capito, beh, complimenti Ale!
Ed il Polso gran postatore
Numero di messaggi : 942 Età : 51 Occupazione/Hobby : viaggi musica donne Umore : melanconico Data d'iscrizione : 18.01.09
Titolo: Re: Scienza Tecnologia Fantasia Free Energy Lun 2 Gen - 13:07
Quindi che faccio continuo???
Teo-HDi mega postatore
Numero di messaggi : 8014 Località : Monleale (AL) Occupazione/Hobby : Tecnico di laboratorio elettronico Umore : ...variabile... Data d'iscrizione : 14.04.09
Titolo: Re: Scienza Tecnologia Fantasia Free Energy Lun 2 Gen - 13:17
Ovvio! Se per te non è uno sbattimento, per noi è molto interessante leggere...
Ed il Polso gran postatore
Numero di messaggi : 942 Età : 51 Occupazione/Hobby : viaggi musica donne Umore : melanconico Data d'iscrizione : 18.01.09
Titolo: Re: Scienza Tecnologia Fantasia Free Energy Lun 2 Gen - 13:23
nesuno sbatti ho tanto di quel tempo libero... però volevo chiederti come posso fare per dividere i post in base agli argomenti??
Teo-HDi mega postatore
Numero di messaggi : 8014 Località : Monleale (AL) Occupazione/Hobby : Tecnico di laboratorio elettronico Umore : ...variabile... Data d'iscrizione : 14.04.09
Titolo: Re: Scienza Tecnologia Fantasia Free Energy Lun 2 Gen - 13:28
In sezione chiacchiere vedi tu come meglio gestire i thread, non c'è nessun problema... ...o altrimenti scrivi tutto qui, vedi tu come ritieni sia meglio, anche se in unico thead forse è meno dispersiva la cosa...
Ed il Polso gran postatore
Numero di messaggi : 942 Età : 51 Occupazione/Hobby : viaggi musica donne Umore : melanconico Data d'iscrizione : 18.01.09
Titolo: Re: Scienza Tecnologia Fantasia Free Energy Lun 2 Gen - 13:30
ok conmtinuo qui
Ospite Ospite
Titolo: Re: Scienza Tecnologia Fantasia Free Energy Lun 2 Gen - 22:26
Teo-HDi ha scritto:
Ale, una domanda , ma tutte queste conoscenze le hai perchè hai studiato l'argomento a livello universitario o per pura e semplice curiosità?
..in edicola vendono gli opuscoli...siamo al num.95874...
Teo-HDi mega postatore
Numero di messaggi : 8014 Località : Monleale (AL) Occupazione/Hobby : Tecnico di laboratorio elettronico Umore : ...variabile... Data d'iscrizione : 14.04.09
Titolo: Re: Scienza Tecnologia Fantasia Free Energy Mar 3 Gen - 0:34
Pirla!
Ultima modifica di Teo-HDi il Mar 3 Gen - 11:02 - modificato 1 volta.
Ed il Polso gran postatore
Numero di messaggi : 942 Età : 51 Occupazione/Hobby : viaggi musica donne Umore : melanconico Data d'iscrizione : 18.01.09
Titolo: Re: Scienza Tecnologia Fantasia Free Energy Mar 3 Gen - 9:07
azz m avete scoperto
Ed il Polso gran postatore
Numero di messaggi : 942 Età : 51 Occupazione/Hobby : viaggi musica donne Umore : melanconico Data d'iscrizione : 18.01.09
Titolo: La stufa di Lucia (Lucia Stove). Come 5 pezzi di metallo ed un simpaticissimo e geniale italo-americ Sab 31 Mar - 12:53
Tortona - La WorldStove, azienda tortonese di progettazione e consulenza ingegneristica fondata dall'ingegner Nathaniel Mulcahy, conquista la ribalta nazionale e internazionale. Nei giorni scorsi Nova, il settimanale sull'innovazione tecnologica de Il Sole 24 Ore, gli ha dedicato un'intera pagina di approfondimento, e una video intervista che vi riproponiamo. E ora per ascoltare la sua storia fanno la fila i media di mezzo mondo.
Nathaniel Mulcahy ha inventato e brevettato la Lucia Stove, una stufa a bassissimo costo originariamente pensata per i mercati poveri del terzo mondo, ma che con adeguati accorgimenti e modifiche potrebbe diventare anche uno strumento rivoluzionario per i mercati occidentali, in grado di produrre energia assolutamente pulita e non inquinante, partendo da materie prime quali il pellet, o gli scarti di lavorazione dell'agricoltura.
"La Lucia Stove - spiega l'ingegner Mulcahy - ha superato una serie di test e verifiche tecniche internazionali, e soprattutto ha incontrato l'interesse di importanti paesi africani. Ora siamo nella fase della definizione dei criteri di produzione dei pezzi (si parla di diversi milioni di esemplari), che verranno realizzati sul nostro territorio e poi consegnati, tramite l'Agenzia per lo sviluppo, ai diversi paesi di riferimento".
Ma ora l'invenzione dello scienziato tortonese-americano sta suscitando un crescente interesse anche nei paesi occidentali (dagli Stati Uniti all'Europa), poichè, con adeguate trasformazioni dimensionali, potrebbe rivelarsi uno strumento potentissimo di trasformazione della nostra economia. Non solo infatti la Lucia Stove consente di utilizzare, come carburante, materiali poveri fino a ieri considerati un'eccedenza ingombrante, per smaltire la quale le aziende (si pensi, ad esempio, alla filiera dell'agricoltura) dovevano sostenere costi significativi. Ma addirittura produce, come unico "residuo", il biochar, "che è un carbone vegetale - sottolinea Mulcahy - prodotto attraverso la pirolisi, ossia la combustione in assenza di ossigeno. Utilissimo per concimare i campi, e renderli più fertili, riducendo al contempo l'inquinamento".
Insomma, la quadratura del cerchio. E la Lucia Stove, nata in un piccolo laboratorio tortonese, sta spiccando il volo verso scenari e mercati internazionali.
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Titolo: Re: Scienza Tecnologia Fantasia Free Energy