Sabato 16 giugno, Giacomo Agostini, 15 volte iridato, ha festeggiato a
Silverstone i suoi 70 anni. Una bella celebrazione, avvenuta all'interno
dell'hospitality Yamaha, conclusa con una cena esclusiva, alla quale hanno
partecipato anche Phil Read (7 titoli mondiali), Jim Redman (6), Jorge Lorenzo
(3), Franco Uncini (1), Loris Capirossi (3).
Anche Valentino Rossi ha voluto fare gli auguri al grande Ago, intervenendo
durante la cena e regalandogli un casco speciale realizzato dalla AGV. «A 70
anni voglio essere come te», gli ha sussurrato Vale, mentre Giacomo ha
replicato: «Ricordati di invitarmi alla tua festa quando li compi…».
Yamaha ha regalato al campione italiano un T-Max edizione speciale, con la
livrea da gara e i colori di Agostini.
«Voglio dire un grande grazie a Yamaha per aver organizzato questa serata
speciale - ha detto Giacomo Agostini -. E 'stato fantastico avere la mia
famiglia e gli amici del paddock tutti qui per festeggiare. Il mio feeling con
Yamaha è sempre stato buono e oggi mi sento di far parte ancora di più della
famiglia. Il T-Max è
"Agostini: oggi mi sento di far parte ancora di più della famiglia"
un dono bellissimo, il problema è che ora vorrei avere una festa come questa
ogni anno».
«E 'un privilegio avere Giacomo qui e poter festeggiare il suo compleanno - ha
commentato Jorge Lorenzo -. Vincere quindici titoli mondiali è incredibile. E'
una bella sensazione sapere che è ancora parte della famiglia Yamaha e che a
distanza di tanti anni celebra insieme a noi i suoi 70 anni. Penso che mi
piacerebbe un T-Max come il suo un giorno!».
«Giacomo è il più grande pilota di sempre, ero troppo giovane per vederlo, ma io
sono cresciuto nella leggenda dei suoi successi - ha detto Ben Spies -. E' bello
poter condividere il suo compleanno qui con lui ed è molto significativo vedere
così tante persone che mostrano il loro rispetto per lui».
Giovanni Zamagni
da Moto.It
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Aggiungo anche qualcosa di mio.
Ero un bimbetto e seguivo Giacomo in tv o a Monza o alla pista di Modena (ora
non c'è più, se non sbaglio) o nei circuiti cittadini della Romagna. Che bei
tempi! Non che non mi piacciano gli attuali ma forse c'era qualcosa di più
genuino e vicino alle persone comuni. Piloti erano, in molti casi, persone che
lavoravano in officina durante la settimana...operai come molti di noi. Era
diverso. Oggi girano troppi soldi e ci sono anche i capricci da divi come ci
hanno abituato i calciatori superpagati...
Vabbuò, ricordavo, sabato scorso, con Luigi, il proprietario di Cinque Anelli
Milano, di quando il suo negozio era sostenitore e fornitore di Giacomo e gli
portava a casa anche i guanti speciali chiodati per avere una miglior presa
sulla manopola del gas. Io pure, mi ero fatto regalare questa replichina di
guanti e giravo col 50ino a pedali della MotoBI-Benelli ;o))
Belle avventure della gioventù e i sogni...
Buon compleanno Mino!
Carlo