Oggi dopo un pò di tempo ho visto la mia dirimpettai. Non capita di vederla tutti i giorni. Un pò per il lavoro un pò per via della sua età. Ha più di ottanta anni e vive sola per scelta. Si sente autosufficente e non vuole troppo ifligli tra i piedi. Ho notato subito i suoi occhi tristi e le ho fatto la classica domanda: Come va? Lei mi ha raccontato di un fatto spiacevole che le accaduto un mese fa e ancora oggi, non sa darsi un spiegazione. Mi ha raccontato che un giorno un tizio le ha suonato il campanello. Quest'uomo, un giovane, le ha chiesto di che colore fosse l'acqua che scendeva dal suo rubinetto. Secondo lui doveva essere marrone. Lei subito ha negate ma poi, mi raccontava, si è trovata come in uno stato di catalessi ed ancora oggi non sa come spiegarselo. Ha aperto la porta a quel'uomo che, una volta in casa sua la fatta accomodare su divano, le ha sfilato la fede e la catenina al collo con la foto del marito defunto, s'è fatto consegare i soldi che aveva in casa facendosi dare persino una borsa in plastica per mettere dentro il malloppo! Prima di andarsene ha fatto anche una telefonata con il celluare in assoluta tranquillità mentre lei era seduta sul divano e non riusciva a capacitarsi di ciò che stave avvenendo. Ha cominciato a capire qualcosa dopo circa un ora ed ha chiamato suo figlio ed i carabinieri. M'ha confessato che in vita sua non le era mai successo una cosa del genere e dai suoi occhi, traspariva la sensazione di incapacità nei confronti di un mondo, una vita che non le appartengono più come un tempo e lentamente le stanno sfuggendo. Non so cosa dire e quasi non sapevo cosa dirle. Non sono neppure quello che augura il male peggiore alla persone. Ma a quell'individuo, che in un certo senso le ha portato via la fiducia, auguro di essere una volta vecchio solo ed in balia dei più spregevoli esseri viventi del pianeta.