Due giorni. Troppi chilometri.
Curve, tornanti, paesaggi incantati fino ad arrivare lassù, dove osano le aquile. In questo caso la mia Guzzi con il suo spennacchiato cavaliere...
E si, ogni tanto un giretto così ci vuole. Per lustrasi gli occhi, per godere delle strade più belle di questo paese e perché no! Per arrotondare le gomme appiattite dalle strade Padane.
Due ore di moto la mattina presto, anche se non me la detto il dottore, e mi ritrovo a Bormio. Seguo la strada che rapidamente, attraverso la Val Braulio, mi porta rapidamente in quota, oltre i 2000 verso lo Stelvio. Appena prima di giungervi foto di rito al Passo Umbrail al confine Svizzero. Poi gli ultimi tornanti mi portano su dal Re dei Passi Italiani. Lassù sempre il solito casino, la giornata è bella e come al sempre mi faccio assecondare da un panino Wurstel e crauti. Scatto un po' di foto e poi decido di scendere. Amo poco la confusione.
Arrivo a Prato Stelvio e seguo per Merano. attraverso la Val Venosta costeggiando le infinite piantagioni di mele che brillano al sole ed invitano, come se fossero quelle della strega cattiva di Bianca Neve, a prenderne una ed addentarla. Anche la mia Caly la vorrebbe...
Mi lascio alle spalle Merano ed il Birrificio della Forst con una lacrimuccia. Mi piacerebbe farmi una media ma First cavolo! Devi guidare! Del duo moto e motociclista può ubriacarsi solo la tua Guzzi. Di benzina però...
In men che non si dica mi trovo a San Leonard in Pass. Da qui salgo per il passo Rombo. 30 chilometri, di curve, tornanti attraverso boschi ed un paesaggio rilassante che trasmette tranquillità. Per accedere al passo percorro una curiosa galleria che, dalle 20 alle 7 viene chiusa da due enormi portoni di legno. il transito di notte non è consentito. Foto di rito al Rombo! no... sono in montagna... non sto parlando del piatto tipico del giorno di una pizzeria a Jesolo. Quatto passi per sgranchirsi e poi, di nuovo giù verso San Leonard. Prima di sera vogli fare il Passo Giovo e fermarmi per la notte in un camping alle porte di Vipiteno.
Salgo su al Giovo e quel vecchio diavoletto impertinente bisbiglia nel mio orecchio: "Dai, la strada e bella..." Anche la Caly l'ascolta e cosi ci divertiamo come matti su queste strade. Una volta al Passo, io e la Caly ci guardiamo negli occhi, (nei fanali nel suo caso) ci siamo divertiti ma siamo proprio stupidi.
Serata tranquilla al Camping degustando un ottima pizza con i finferli ed una buona birra. Notte inquieta disturbata dal tichettio della pioggia sulla tenda. Su via First! Non ti lamentare! Sempre meglio così che durante il giorno.
una mattina con nuvole basse e sole regalano paesaggi incantati, da fiaba oserei dire, fino su al passo Pennis nell'omonima valle. Peccato però, che al passo le stesse nubi ovattano e ottenebrano tutto...
io e la Caly percorriamo l'intera valle fino a Bolzano e poi da qui sparati come proiettili, ci dirigiamo verso la Val d'Ege. In sequenza sotto le ruote passano le curve dei passi Nigra, Costalunga, San Pellegrino, Valles e Rolle, ultimo passo prima di lasciare queste dolomiti. Panino tipico su al Rolle con tanto speak e formaggio di malga aspettando le nuvole che si diradano dalle cima più alte. quattro chiacchiere con i gestori del bar mentre sorseggio il caffè. Ritorno veloce verso casa lasciandomi alle spalle, San Martino di Castrozza, Bassano del Grappa, Vicenza. Sosta a Soave da amici biker e poi via fino a casa.
Giro piacevole, ossa che scricchiolano per i troppi chilometri. Caly Soddisfatta. Nonostante l'età riesce ancora a fare i passi come se fosse una moto appena immatricolata.