Da "La Provincia Pavese"
BEREGUARDO. Il ponte in chiatte resterà chiuso fino alla settimana prossima. Una lesione nelle lamiere della rampa d’accesso alla sponda verso Zerbolò ne ha impedito l’apertura dopo la piena. Un’anomalia che i tecnici della Provincia hanno riscontrato durante il sopralluogo effettuato qualche giorno fa. È il primo danno evidente dell’alluvione che, nelle scorse settimane, ha profondamente segnato il territorio provinciale. Un’esondazione che, per la struttura in chiatte, ha comportato danneggiamenti per circa 100mila euro di cui quasi 20mila per la sistemazione delle lamiere.
I lavori di ripristino sono iniziati ieri e prevedono, spiegano dall’ufficio tecnico di Piazza Italia, di utilizzare mezzi meccanici per rialzare le griglie della rampa. «Confidiamo di poter riaprire il ponte al traffico dalla prossima settimana – dice l’assessore provinciale ai Lavori pubblici Maurizio Visponetti –. Molto dipenderà anche dalle condizioni meteorologiche e dal livello del Ticino». La piena ha determinato l’innalzamento del livello dell’acqua che, a sua volta, ha fatto rialzare le lamiere. Probabilmente la corrente molto forte ha spostato le piastre che, quando il fiume è tornato in alveo, non sono più riuscite a combaciare, provocando un dislivello di una quindicina di centimetri.
Dalla Provincia faranno sapere che i tecnici effettueranno controlli su tutta la struttura. «Abbiamo previsto complessivamente circa 100mila euro di danni – precisa l’assessore –. Questi primi 20mila euro fanno parte dei fondi di manutenzione ordinaria destinati allo sgombero neve». «Ci rendiamo conto che l’alluvione dei giorni scorsi ha determinato una serie di problemi per l’intero territorio provinciale – sottolinea Carlo Maiocchi, presidente del Comitato Ticino 2000 –. Siamo comunque contenti che la Provincia sia riuscita a trovare il tempo e le risorse da destinare al ponte in chiatte che non è quindi considerata una struttura di serie B. La gente temeva che il ponte non sarebbe più stato riaperto». La piena ha provocato danni anche sulla strada che da Bereguardo porta al ponte. «È franata una parte della carreggiata, per fortuna non verso l’asfalto ma verso la discesa – spiega il sindaco Roberto Battagin –. Spero che il tratto venga ripristinato il prima possibile, visto che in quel punto passa lo scuolabus che preleva i bambini che abitano a Mezzanone. L’ufficio tecnico della Provincia ha assicurato che interverrà al più presto per mettere in sicurezza strada e ponte, in modo da far cessare i disagi per tanti cittadini. Purtroppo la piena ha determinato criticità che vanno sistemate». Per il sindaco di Zerbolò, Enrico Sacchi, «la Provincia ha dimostrato di intervenire con tempestività». «I cittadini sono preoccupati e vengono in Comune a lamentarsi – aggiunge –. È chiaro che, per la posizione geografica del paese, il ponte è una via di comunicazione fondamentale. Ora i cittadini sono obbligati ad un percorso più lungo e costretti ad affrontare spese maggiori, tra benzina e pedaggio autostradale».