Addio, Luis....

questa è una di quelle notizie che non si vorrebbe mai ascoltare:
oggi, venerdì 3 giugno, è morto sulla pista, durante le prove libere,
il pilota spagnolo LUIS SALOM.
24 anni, pilota valente, tra i migliori nella Moto3 ed ora nella Moto2...
Siamo abituati a pensare che le piste sono ormai sicure, che i piloti possono
cadere, sì, ma senza gravi conseguenze - magari una frattura - e invece
non è così. Il motociclismo è uno sport che appassiona, ma è ancora
(e forse lo sarà sempre) pericoloso.
Un grande rimpianto per i suoi soli 24 anni...
Un abbraccio, da lontano, ai suoi cari.

Dal "Corriere":

'Per lui nato a Palma di Maiorca il Gp di Catalogna era la corsa di casa. Lo aveva sottolineato pochi giorni fa su Twitter, dove posava sorridente al muretto del rettilineo del traguardo: «Un circuito spettacolare, non vedo l’ora di correre». Salom aveva debuttato in classe 125 a Jerez nel 2009. Nove i Gp vinti in carriera, nel 2012 si era piazzato al secondo posto nel Mondiale di Moto3. E nek 2013 sotto le insegne della Ktm aveva lottato per il titolo con Alex Rins e Maverick Vinales concludendo terzo nella classifica generale. Quest’anno era andato subito a podio (2°) nella gara inaugurale in Qatar, durante l’ultimo appuntamento al Mugello si era ritirato. Su 41 gare in Moto2 era salito tre volte sul podio. Il paddock del Montmelò è sotto shock, dalla rete messaggi di condoglianze per la famiglia da parte di tutti i protagonisti del motociclismo e del motorsport.'

R.i.p.

Per quanto siano migliorate le cose il rischio è sempre presente, in ogni caso il prezzo è sempre troppo alto.
Un profondo pensiero per lui e per tutti coloro che gli sono vicini.

riporto qui il messaggio fb di Maverick Vinales:

"Sei stato uno dei miei rivali più duri, uno dei miei migliori compagni di squadra e poi un amico. Ti porto sempre nel cuore.

RIP

Riporto ciò che ho pubblicato su Fb dove però, fino ad ora quasi nessuno ha ribatutto. Riflettete:

Nessuna ne parla. I tg, le radio l'hanno appena accennato. Non era nessuno questo qui. Non era famoso e neppure un campione del mondo osannato dalla folla. Ma è morto. Tutti coloro che continuano ad inneggiare ad altri morti ma famosi, neppure si degnano a scrivere il solito patetico R.I.P. In molti sostengono che il mondo dello sport motociclistico è genuino. Ma per favore! Anche qui si fanno differenze. Io ho visto un ragazzo che è morto inseguendo un sogno ed il suo stato sociale, la sua bravura, la sua fama per la Signora Morte non ha fatto la differenza. Per i seguaci del motomondiale si.Che schifezza!

Come non quotarti, First!

Riposa in pace Luis!