Un errore il loro, che poteva essere commesso da qualsiasi viaggiatore e nessuno è ahimè, immune alla sfortuna.
Io non uso mai navigatori perchè non mi sono mai fidato di loro. Preferisco la cartina e quando non sono stato sicuro di un luogo in viaggio non l'ho attrversato, ma, non sempre c'ho preso... alcune stradine in posti sperduti dove potevo benissimo essere rapinato o peggio le ho percorse anche io. Un buon mix tra malfidenza, sesto senso e curiosità verso luoghi e persone aiuta molto ed un pizzico di fortuna non guasta mai. nulla è certo al 100%.
Poi, c'è da dire che in moto, per quanto la moto possa entrare nei cuori delle persone, è sempre un mezzo che non ci peremette di essere invisibili ed il nostro abbigliamento, oggi più che mai ricco di parti fluo, utile per la visibilità, ci fa apparie per alcuni come poliziotti o vigili...e non ci rende invisibili. Quante volte, una volta fermo a lato della carreggiata, ho visto auto rallenatre bruscamente e poi vedere gli autisti sollevati da una possibile multa scampata. Figuriamoci in luoghi dove l'illegalità è routine e sul casco spunta un telecamera...
Valutazioni le mie, che vogliono descrivere una normale abitudine dei biker viaggiatori e non. Che però, in alcuni casi, in alcuni luoghi, posso causare problemi e, come abbiamo purtroppo letto, seri e gravi.
Tutti i posti sono bellei ma nessuno è pienamente sicuro. Alcuni spiacevoli episodi possono capitare a Milano come a Londra, a Pavia come a Instambul, a Tunisi come ad Oslo, a Theran come a Genova. Non è detto! (io ho subito due piccoli furti dalla moto in Itlaia ed all'eserto mai...) Certo! Non si può pretendere di essere al sicuro in luoghi spesso in dissesto politico o sociale. L'importante è esserne consapevoli dei rischi ed evitare alcune zone, anche se, come spesso ho avuto modo di aprrendere da altri viaggiaotri la curiosità è forte.