USANZE PER IL GIORNO DEI MORTI

A parte gli Alloween che ci propinano per vendere gadgets a forma di zucca ed altre cavolate, conoscete antiche usanze delle nostre parti?

Trovo su "Paesi e Gente di Quassù - Varzi 1979" quanto segue:

"La vigilia del giorno dei Morti i ragazzi si recavano di casa in casa a bussare alle porte: in cambio di doni vari (ciambelle, castagne, pere cotte) esclamavano a gran voce in coro "Dio vi renda merito per i vostri poveri morti". I Vecchi ricordano che la notte precedente tale giorno potevano andare a letto solo dopo la mezzanotte perchè prima di quell'ora, nei letti intatti venivano a riposare i morti. Identico scopo, quasi di mistica attesa, aveva l'usanza di tenere acceso per tutta la notte un enorme ceppo nel camino per riscaldare i morti..."

Pare incredibile, ma ancora quand'ero bimbo io (cioè non più di una quindicina di anni fa), i nonni lasciavano sulla tavola pane e acqua per ristorare i defunti di passaggio nella notte del 1° novembre.
La mattina del 2 grande suspànce, nel timore di trovare il pane sbocconcellato e il bicchiere semivuoto...

Di tutto questo oggi non resta niente, a parte lo smercio di (scadente) "pan dei morti" nelle panetterie, a 13 e più euri al Kg., solitamente raffermo e pure scarso di cannella!

Usanze antiche non ne conosco...
però per me è tradizione per il giorno dell'1 novembre mangiare i CECI in brodo
e come dolce i GIALDEN ("giallini") biscottoni grandi circa 30 cm e piatti a forma di donnina o omino fatti con la farina gialla.

Buona domenica a tutti!