Chi l'avrebbe mai detto? Solo venerdì scorso, poco più di una settimana fa, mi trovavo piegato in due dal male accanto al divano. Alzandomi velocemente per spegnere un fornello, il palmo della mano scivolò sulla stoffa del bracciolo ed io, finii con il costato destro contro il bracciolo stesso. Sentii le costole piegarsi, un male allucinante. Per un attimo rimasi se fiato, non riuscivo a parlare, deglutire. Poi, dolore a parte, capii che di rotto non c'era nulla ma solo giovedì scorso, visto il persistere del male ed un accidentale doloroso nuovo urto (più leggero) mi convinsi a farmi vedere in ps: "Nulla di rotto o lesionato. Solo una gran botta", mi disse gentilmente un infermiere mentre mi consegnava il referto medico. Riposo e Tachipirina (forse era meglio una Caipirinha...) per il dolore ogni 8 ore.
Comunque... ho lavorato tutta settimana ugualmente. I colleghi e gli stessi datori di lavoro mi dicevano: "dai su.. è andata anche questa. Sabato e domenica però riposa mi raccomando"!
CERTO! Come no....
Infatti per riposare e curarmi al meglio, insieme all'amico Giovanni detto Giò, abbiamo deciso di fare un piccolo giro, senza andare troppo lontano.
Ritrovo vicino a Garlasco per le ore 10. Due chiacchiere al volo e poi in sella accompagnati dalle prime timide gocce d'acqua. Ma non doveva piovere!!!?
Abbiamo attraversato il centro di Casteggio ed il suo vivace mercato domenicale. Curiosi, acquirenti e perditempo, ci osservavano sotto i loro ombrelli con le borse della spesa in mano. Abbiamo deviato per Borgoratto Moromorolo, raggiungendo l'incrocio per Fortunago seguendo una via un pò sporca e viscida. Un paio di volte ho sentito l'anteriore alleggerirsi...Ci siamo fermati per un caffè. Abbiamo scambiato quattro battute con la bionda cameriera che ci guarda come se fossimo due pazzi e ci ha confortato dicendo, che la strada verso la Valtidone non era migliore.
Pazienza... siamo stati attenti.
Siamo ripartiti. Pioveva. La strada come da pronostico faceva schifo! Lingue di terra, buche, ghiaino, pozzanghere, ci hanno fatto mantenere un'andatura pigra ed una guida attenta. La mia Caly, in particolar modo, soffriva il fondo insidioso. Non so perchè.. ma qualcosa non andava come doveva.. ho rallentato ancora. Ogni tanto il mio fianco destro si faceva sentire. "First! a volte sei proprio un demente! Con le costole ammaccate su queste strade"! Sembrava mi dicesse la Caly.
Finalmente abbiamo raggiunto un luogo per consumare un pranzetto e fare quattro chiacchiere... anzi.. diciamo che abbiamo fatto ridere qualcuno per via delle nostre battute e la nostra allegria. Ma la Guzzi mi faceva pensare.
Dopo il caffè, prima di ripartire ho ispezionato la Caly ed ho deciso di allentare un pò l'ammortizzatore di sterzo e, stranamente, la moto è migliorata. Mah?
Abbiamo raggiunto il bivio per il Passo Penice e Varzi, dopo avere attraversato il centro di Romagnese e Casamatti. Alcune lingue di neve costeggiavano la carreggiata macchiando le colline li intorno. La nebbia ci avvolgeva mentre ricominciava a piovere di nuovo... Casamatti.. E' proprio il nostro paese, mi è venuto da pensare.
Siamo scesi verso Varzi rubando quattro scatti per i posteri.
Abbiamo sostato in centro intrattenendo un "Cabaret" con le signore dietro al banco del bar, (Giò da oggi è mio fratello ma mia madre per fortuna non lo sa... é stato un trauma per me, figuriamoci per lei...) ed un "Giessista" che come noi, non ha guardato il meteo ma aveva voglia di fare un giro.
Rientrato a casa prima del tramonto. Guzzi ritornata brillante come prima (queste vecchie megere...). First invece, nonostante tutto si sentiva bene.. anche se un poco indolenzito. Che dire.. la moto è ancora la mia miglior medicina e poi... se ho lavorato tutta settimana con il male.. la domenica potrò far ciò che mi pare!