Come programmato, domenica 8 agosto siamo ripartiti con la moto verso il nord con destinazione Lago Maggiore e giro completo.
In piedi presto e via con la nuova superstrada della Malpensa. Abbiamo tagliato l'attraversamento di svariati paesini e relative rotatorie.
Da Oleggio abbiamo ripreso la statale di Varallo Pombia e Borgo Ticino. Poco traffico e in tempi stretti siamo arrivati al nostro bar di appoggio per una colazione da prendere al volo e sempre con piacere. I gestori del "Dream Bar" sono tutti motociclisti simpatici.
Proseguiamo per Stresa e oltre. Si devia per Verbania e qui inizia ad esserci un pò più di traffico ma ancora accettabile.
La strada lungo il lago è molto bella e noto diverse imbarcazioni a vela e a motore, molte più che in passato.
Si continua con l'intenzione di raggiungere Cannòbio e deviare sulla sinistra per la Val Cannobina. Vorremmo raggiungere un paesino che si chiama Gurro, dove si dice sia stato fondato da soldati scozzesi allo sbando dopo la sanguinosa battaglia di Pavia. Strada stretta e buia, fredda...dopo diversi chilometri raggiungiamo il bivio per Gurro ma dopo neanche 50 mt. mi devo fermare. Macchine bloccate sul primo tornante, strettissimo e con una pendenza tale che con un passeggero e la moto con manubrio basso e poco sterzo...è da stupidi osare oltre. Si rischia di cadere e questa responsabilità non me la voglio prendere con Sally e fare il pazzariello. La volta precedente che raggiunsi Gurro avevo una moto che mi permetteva di arrampicarmi dove volevo senza problemi. Torno indietro e proseguo da Cannòbio, investito da una fiumana di auto e moto, rimango lì a districarmi nel traffico per riprendere a gustarmi la strada in totale relax.
Un pulman di turisti provenienti da Barcellona blocca tutto e tutti e a fatica si arriva alla dogana con la Svizzera. Ci liberiamo del pulman poco prima di entrare ad Ascona. Finalmente!
Come sempre, quando arrivo a questo punto, per non perdermi mi devo orientare guardando per aria cercando i riferimenti del vicino Monte Ceneri...non mi trovo con le indicazioni stradali e quasi mi perdo.
A fatica trovo la direzione giusta, la memoria mi viene in aiuto, trovo un miserrimo cartello che indica LUINO.
Evviva!
Si gira a destra e si rivede la sponda del lago Maggiore, quella est.
Ancora qualche chilometro e si rientra in Italia. Il traffico è minimo e questo riporta a goderci il panorama senza più sentire la ventola del motore andare a 1.000 per raffreddarlo. Il ritmo di nuovo allegrotto dà una tregua anche alla mia vecchia TT, ormai sono oltre 10 anni che la guido con soddisfazione.
Poco prima di Laveno a Porto Valtravaglia ci fermiamo per dare tregua anche alle nostre ciapètt indolenzite e per mangiare qualcosa.
Siamo all'ombra, sotto un ombrellone, ventilazione che ci culla e si mangia e beve quanto basta per rifocillarci a dovere.
Il percorso dopo Laveno, Ispra e Angera passa sotto le nostre ruote in un batter d'occhi...quasi.
Da Sesto Calende si attraversa la zona di Golasecca, nota per gli antichi insediamenti dei nostri avi Insubri, i Celti. In zona c'è anche un museo dedicato a loro e mi dicono sia molto interessante. Una mia pecca quella di non averlo ancora visitato.
Il rientro a casa è di pochi altri chilometri.
Alla prossima uscita!
mac