Tempo incerto... Ma dai? Ogni qualvolta che voglio fare un giro. Ma guarda te!
Fa nulla...
Partenza alle 7.30 direzione "Squissera!
E si First! Dopo tanti anni in moto non ha i mai visto il Novena e l'unica volta che sei stato su al Gottardo c'era nebbia. Non si vedeva nulla. Bisogna rimediare!!!
Dopo la dogana di Chiasso mi lascio alle spalle Lugano con il suo lago e Bellinzona con il suo casino per via dei vari eventi in città. L'aria è frizzante, il sole splende ma so già che prima o poi cambierà. Quindi meglio muoversi!
Attraverso dolci paesaggi, la mia Guzzi, suona a ritmo indiavolato con valvole e pistoni la sua melodia, conducendomi fino ad Airolo e da qui su fino al Gottardo seguendo la vecchia strada ancor in pavè. Lassù il clima e freddino . Mentre passeggio e mi lustro gli occhi con una vecchia Ferrari 512 BB un cane fa la guardia alla mia fidata cavalcatura.
Scendo. La mia Caly spesso mi chiede una foto ricordo ed io l'accontento. Raggiungo ancora Airolo e seguo per il Passo Novena. La strada, una lunga salita mi fa arrivare fino ai 2400 metri ed il passo si materializza all'orizzonte all'improvviso. Paesaggi fantastici. Aria da frigorifero anche quassù. Compro una stecca di cioccolato per mia nonna. Ha 86 anni ma adora il cioccolato come i bambini… Ogni volta che vengo da queste parti ne compro sempre per lei. So già cosa mi dirà quando le dirò che sono stato in Svizzera in moto, la stessa cosa che mi dice sempre quando faccio qualche viaggio: “ Ti a te se bel mat”!
Siamo nel primo pomeriggio. First! Dai dunque!!!! E' ora di dirigersi verso casa.
Paesaggi belli, case tipiche in legno, da cartolina, punteggiano il panorama, prati verdi e profumi di bosco mi accompagnano fino a Briga dove salgo verso il passo del Sempione accarezzato da una timida pioggerellina.
Arrivato lassù noto due vecchi ciclomotori carichi di bagagli. Sono incuriosito e parcheggio di fianco.
I proprietari sono due ragazzi tedeschi . Mi dicono che sono stati a Genova e stanno ritornando a casa.
Che bell’incontro! Che bello scoprire che ci sono ragazzi che non vivono solo per Face Book e per le Play Station. Questi, hanno cavalcato il loro sogno e si sono messi in discussione per realizzarlo. Hanno le carte in regola per essere dei grandi viaggiatori! Ed io, con tutti i mie piccoli dolori che negli ultimi anni m’inseguono ogni qualvolta che vado in moto, guardandoli mi sembra di rivedere me stesso più di vent’anni fa. Bravi ragazzi! Avete fatto scendere una lacrimuccia ad un “veterano” delle due ruote che ha iniziato a sognare proprio come voi! E’ stato un vero piacere incontrarvi!